Don Bosco apre la casa di Penango nel 1880 accogliendo la richiesta del parroco don Garavelli e l’indicazione di Mons. Emiliano Manacorda, originario del paese e Vescovo di Fossano, grande amico del Santo. La struttura, intitolata al Papa Pio V, venne inaugurata il 6 giugno 1880 e in ottobre entrarono i primi 40 alunni. Vi funzionava una scuola elementare e un ginnasio inferiore, con corsi privati aperti anche a studenti esterni. La scuola era agganciata a quella di Borgo San Martino. Dal 1900 al 1912 il Collegio ospitò una scuola per la formazione delle vocazioni salesiane adulte provenienti da paesi di lingua tedesca, con il nome di Istituto San Bonifacio. Successivamente ritornò alle funzioni originarie. Nel 1924 venne convertito in Aspirantato Missionario, frequentato da chierici e sacerdoti destinati alle missioni salesiane in tutto il mondo. Dal 1926 fa parte della nuova Ispettoria Centrale che coordinava proprio gli aspirantati missionari, come l’Istituto Card. Cagliero di Ivrea, la scuola agrotecnica di Cumiana e ad altre case in regione e fuori regione. La casa di Penango aveva già avuto un confratello salesiano prefetto, agli inizi della sua attività, don Michele Unia. Originario di Roccaforte Mondovì, don Unia raggiunse la Colombia e si dedicò all’azione caritativa ed apostolica verso i lebbrosi di Agua de Dios. Svolse un’opera che riscosse stima nella Colombia e nel mondo salesiano, dando testimonianza meravigliosa di carità pastorale. Il San Pio V di Penango mantenne vivo il ricordo del grande missionario presentandolo ai suoi allievi come modello di vocazione missionaria salesiana per i poveri e gli emarginati.
Con il termine dell’anno scolastico 1965-66, in seguito al ridimensionamento delle opere salesiane, il Collegio di Penango dovette chiudere i battenti. La conclusione distruttrice del 1978 provocò una tristezza enorme nel cuore degli exallievi della casa che non hanno dimenticato il bene ricevuto e la meravigliosa esperienza di famiglia vissuta! In questo anno 2025 la Società Salesiana ricorda i 150 anni delle Missioni Salesiane, espressione dello zelo missionario di San Giovanni Bosco. Ci pare doveroso dare una breve testimonianza dell’attività svolta dalla Casa Penanghese a favore delle Missioni.
Tra il 1924 e il 1966 entrarono nell’Aspirantato di Penango 2754 giovani, dei quali 485 divennero Salesiani ed operarono sia in Italia che in terra di Missione. Un altro centinaio di vocazioni religiose e sacerdotali del San Pio V hanno operato in Diocesi od in altre congregazioni religiose. Ogni anno l’Istituto San Pio V ospitava in media 150 aspiranti. Per volontà diretta del Successore di Don Bosco e dei Superiori Maggiori Salesiani gli aspirantati missionari erano curati in modo particolare: grande spirito di famiglia, personale con efficaci doti spirituali e relazionali, visibile sensibilità missionaria.
Alcuni numeri dei Missionari Penanghesi nel mondo nei primi 24 anni di vita come aspirantato, nel 1948.
- In ASIA 15 (Cina 6 – Giappone 4 – Palestina 3 – India 1 – Siam/Thailandia 1)
- Nelle AMERICHE 151 (Patagonia 40 – Perù 31 – Centroamerica 27 – Terra del Fuoco21 – Ecuador 10 – Cile 8 – Venezuela 5 – Messico 3 – USA 3 – Brasile 2 – Colombia 1)
- In EUROPA 120 (nelI’Ispettoria Centrale 94 – nelle Ispettorie d’Italia 17 – In altre Ispettorie Europee 9)
Tra gli Exallievi di Penango missionari ne ricordiamo alcuni più noti. Iniziamo con quelli che erano originari del paese stesso.
- don Michele Giuseppe Maiocco che iniziò negli Stati Uniti e partì poi come missionario in Australia;
- don Giuseppe Cabiale, missionario in Patagonia, morto tragicamente nella periferia di Buenos Aires nel 1995;
- don Teresio Bosco, giornalista e scrittore di successo, già Direttore del Bollettino Salesiano, divulgatore del lavoro missionario della Famiglia Salesiana;
- Monsignor Franco Della Valle, Ispettore di Manaus (Brasile) e Vescovo di Juina (Mato Grosso);
- Card. Riccardo Ezzati, Vescovo di Valdivia (Cile) e poi ausiliare e Cardinale di Santiago del Cile;
- Monsignor Camillo Faresin, Vescovo di Guiratinga (Mato Grosso);
- don Stefano Dell’Angela, missionario ed Ispettore in Giappone;
- I 6 fratelli Tardivo, di cui 5 missionari in America Latina ed 1 in Medio Oriente, meravigliosi testimoni di generosità familiare;
- don Felice Morandi, missionario vivente in Medio Oriente;
- don Bepi Miele, missionario ed Ispettore, è ancora attivo in Madagascar;
- don Mario Robustellini, missionario in Kenya ed ora attivo in Etiopia;
- don Bertagnolli Ferruccio, missionario ed Ispettore, attivo in Australia. Con lui è anche don Pierluigi Varengo di Calliano;
- don Giovanni Favaretto, straordinario missionario in Cile;
- don Felice Molino, zelante missionario attivo in Kenya;
- don Giovanni Marsiglio, Missionario attivo In Giappone.
- Ricordiamo anche il Beato don Luigi Monza, sacerdote della Diocesi di Milano, suscitatore ed animatore di opere benefiche ed educative rivolte specialmente ai fanciulli minorati psichici.
Il 30 aprile 2006 questo illustre Exallievo Penanghese è stato dichiarato Beato. Dopo la chiusura, nel 1966, la memoria e lo spirito Penanghese continuarono con l’Unione Exallievi, tuttora attiva a distanza di anni. Gli Exallievi mantennero il contatto con le Missioni ed il sostegno ai missionari Penanghesi sparsi nel mondo.
Maria Ausiliatrice e Don Bosco ricompensino in benedizione lo straordinario impegno missionario dei Penanghesi del San Pio V!